Carie
Aprile 24, 2019

Carie: le regole della prevenzione dal Ministero della Salute

La carie rappresenta il disturbo dentale cronico più diffuso tra la popolazione mondiale. È una problematica che, se non adeguatamente trattata, può mettere a repentaglio la salute del dente intaccato (portando persino alla sua perdita), nonché compromettere il benessere dell’intero cavo orale.

Oltre che estremamente nociva per la salute e per l’aspetto del sorriso, questa infezione risulta particolarmente fastidiosa, in quanto arreca disturbi e dolori molto intensi.

A seconda dello stadio di avanzamento e delle cause che ne comportano l’insorgenza, le carie si suddividono in tre tipologie:

  • Acute: si sviluppano nel corso di pochi mesi;
  • Croniche: che presentano un’evoluzione molto più lenta (generalmente nell’arco di diversi anni);
  • Recidivanti: quando l’infezione si ripresenta dopo un trattamento non corretto.

La soluzione per curare le infezioni poco radicate è l’otturazione, ovvero la chiusura del cavo provocato dall’infezione. Tuttavia, quando la diagnosi avviene troppo tardi, potrebbe essere necessaria la devitalizzazione o la rimozione del dente.

Carie: come si forma e come agisce

La carie è una malattia del cavo orale che provoca una graduale distruzione del dente. Nei primi stadi, questa patologia è del tutto asintomatica. Quando si avvertono dolore, ipersensibilità e altri disturbi, significa che la carie si è ormai insediata in profondità. In questo caso è necessario un percorso terapeutico professionale per eliminarla e ripristinare il regolare funzionamento della corona dentale.

La causa principale della carie sono i batteri responsabili della placca. Questa non è altro che un insieme di germi e cellule in decomposizione che si deposita sulla superficie dentale. Quando la placca si sedimenta, diventa tartaro, una patina resistente scura e piuttosto dura che risulta difficile da rimuovere con lo spazzolino.

Questi batteri cariogeni danneggiano varie parti del dente: la prima ad essere attaccata è lo smalto, la componente più superficiale della struttura dentale. Una volta che il rivestimento protettivo del dente è stato danneggiato, la carie può allora procedere in maniera molto più spedita nella sua azione corrosiva, attaccando la dentina e provocando in seguito la formazione di cavità, uno spazio all’interno del dente che viene gradualmente consumato dai batteri. Se non opportunamente fermata, l’infezione può arrivare ancora più in profondità, fino a raggiungere la polpa dentale. È solo a questo punto che si avverte la sensazione dolorosa vera e propria (che prende appunto il nome di pulpite).

Prevenzione e terapia delle carie secondo il Ministero della Salute

La carie deve essere opportunamente rimossa tramite strumenti manuali o meccanici da personale abilitato. È pertanto necessario sottoporsi a una cura odontoiatrica professionale.

I materiali più utilizzati sono quelli compositi e l’amalgama. I primi sono delle piccole particelle mescolate a resine che si solidificano tramite l’esposizione a una lampada che emette radiazioni luminose. La seconda, invece, è una lega modellabile composta da mercurio, argento, zinco, rame e stagno; si tratta però di una pasta che non aderisce alle pareti del dente, ma viene trattenuta dalla cavità. A differenza dell’amalgama, i materiali compositi aderiscono alla parete del dente grazie alle resine che vengono prima inserite nella cavità e permettono una maggiore ritenzione del composto.

A questi rimedi si aggiungono anche i cosiddetti intarsi, dei blocchi di ceramica o metallo, che, dopo essere stati realizzati sull’impronta del dente malato, vengono fissati tramite resine o cementi.

Come prevenire la carie

Prima di interessarsi al processo terapeutico, bisogna fare il possibile per evitare la comparsa della carie o bloccarne l’avanzamento. Per evitare che l’infezione si aggravi danneggiando in modo permanente il dente colpito, o che si formi in principio, è infatti necessario seguire attentamente le regole di una buona igiene orale e sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici. È consigliabile, inoltre, effettuare una periodica pulizia dal proprio dentista.

Inoltre, anche seguire le regole di una corretta alimentazione, priva di abusi di zuccheri, caffè, tè e fumo, potrebbe rivelarsi un’abitudine estremamente utile per prevenire l’insorgenza della carie.

Ora che hai capito l’importanza della prevenzione, ricorri alle cure di uno specialista per evitare la formazione della carie. Contattaci e prenota ora una visita di controllo dal dentista. Milano è la sede del nostro studio, a pochi passi da San Babila!

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